acuità morfoscopica

Le mire di questo test sono costituite da lettere dell’alfabeto disegnate secondo uno standard suggerito da Snellen; le lettere scelte sono quelle indicate dalla normativa BS 4724 e/o da Sloan.

Le mire visualizzate sono definite con dimensioni angolari in primi, hanno valori da 20’a 0.8′ che corrispondono ad un’acutezza visiva da 0.05 a 1.2 (valore riportato per ogni test nella barra di stato ).

Le mire sono visualizzate a basso affollamento e disposte su 3 righe o su 1 riga o a lettera singola;è evidente che tutto l’apparato viene tarato alla distanza di lavoro utile al momento dell’installazione (calibrazione).

Normalmente viene ADOTTATA LA SCALA A PROGRESSIONE GEOMETRICA (norme DIN) ED E’ STRETTAMENTE PARAGONABILE ALLA PROGRESSIONE LogMAR (logaritmo del minimo angolo di risoluzione)

In fondo al capitolo viene riportata una tabella per il confronto fra le diverse unità di misura dell’acuità.

NELL’ATTUALE VERSIONE E’ STATA ADOTTATA LA SCALA A PROGRESSIONE GEOMETRICA (norme DIN) ED E’ STRETTAMENTE PARAGONABILE ALLA PROGRESSIONE LogMAR (logaritmo del minimo angolo di risoluzione)

RANDOM

Il test precedente è disponibile anche con SCHERMATE in ORDINE RANDOMICO quindi non memorizzabile. I test di acuità morfoscopica sono disponibili a righe multiple, riga singola, singola lettera, con o senza blocchi di affollamento

AD AFFOLLAMENTO COSTANTE

test ad affollamento costante

Altra modalità di presentazione delle mire è quella ad affollamento costante generalmente nota come “standard ETDRS” (dal nome del principale centro di ricerca che adottò questo standard: Early Treatment Diabetic Retinopathy Study). In sintesi le principali caratteristiche sono:

A) le righe sono composte da 5 lettere secondo Sloan

B) lo spazio tra le lettere è uguale alla dimensione delle lettere stesse (coeff. di affollamento = 1)

C) la distanza fra le righe è pari alla dimensione della riga inferiore

D) la scala adottata è quella geometrica (strettamente paragonabile a quella logaritmica)

E) sia nella prima e ultima riga che nella prima e ultima lettera vengono adottati dei blocchi di affollamento che mantengono costante l’affollamento anche ai margini della tavola.

ACUITA’ MORFOSCOPICA CON COEFFICIENTE DI AFFOLLAMENTO 0.5 (effetto CROWDING)

Il MOS ha la possibilità di determinare la distanza fra una lettera e l’altra (definita come affollamento); grazie a questa caratteristica sono stati inseriti dei test di acutezza visiva con alto grado di affollamento. Questi test sono di fondamentale importanza per distinguere l’ambliopia funzionale dall’ambliopia organica.

test ad effetto crowding

Si dispone quindi di due tipi di test con mire ad alto affollamento:

  1. test E di Snellen con effetto crowding; ogni videata presenta lettere dello stesso livello di AV ma con una distanza fra mira e mira pari alla metà della dimensione delle mire stesse (affollamento= 0,5).
  2. la seconda procedura presenta una singola E di Snellen ma circondata dalle “barre di affollamento’’

 Nota: per quantificare numericamente l’effetto crowding in funzione dell’acutezza visiva del soggetto esaminato si è definito come unità di misura “affollamento = 1” la stessa dimensione delle mire prese in considerazione. ES: quando la distanza fra le mire è pari alla dimensione delle mire stesse il valore = 1; se la distanza fra le mire è la metà della dimensione delle stesse il valore di affollamento = 0,5

AMBLIOPIA FUNZIONALE / AMBLIOPIA ORGANICA

Viene definita come ambliopia funzionale quella forma legata ad uno sviluppo anomalo della funzione visiva causata da: anisometropia, strabismo, deprivazioni, ecc.; diversamente l’ambliopia organica è causata da un’alterazione delle vie ottiche dovuta a patologie o intossicazioni.

È molto importante da un punto di vista clinico distinguere fra le due forme; per ottenere questo, oltre alle varie tipologie di analisi e all’anamnesi, possiamo sfruttare due fenomeni che incidono sulle due forme in modo notevolmente diverso: l’effetto crowding (o fenomeno dell’affollamento) e la sensibilità al contrasto.

È noto che le mire ottotipiche sono meglio riconosciute se presentate singolarmente cioè prive di affollamento rispetto a quando sono viste in serie con altre (nel soggetto non ambliope l’affollamento provoca al massimo una riduzione del visus di una “riga” dell’ottotipo a scala logaritmica ).

Nel soggetto con ambliopia funzionale questa differenza è molto superiore; infatti quando la distanza fra una mira e l’altra è pari o inferiore alla dimensione della mira stessa il visus raggiunto è decisamente inferiore all’acutezza visiva misurata con mire singole.

Nell’ambliopia organica l’effetto dell’affollamento è meno forte mentre risulta determinante il livello di contrasto delle mire. Ad una riduzione del contrasto corrisponde un abbassamento della soglia di acutezza visiva.

PER BAMBINI :

test per bambiniSi dispone di diverse modalità di presentazione come per le altre mire

  1. Il test ha le stesse caratteristiche di presentazione di quello con i caratteri alfabetici ma sostituisce alle lettere i simboli per bambini. La dimensione dei simboli è modificata sperimentalmente in modo da poter presentare un visus di difficoltà paragonabile alle lettere.
  2. Si ha lo stesso meccanismo di test interattivo come nel caso della E random con l’ovvia differenza che non cambierà l’orientamento della mira ma la sua forma (casa, barca, papera, automobile, ecc.). I dati ottenuti nel grafico sono stampabili come descritto per la E di Snellen
  3. Presentazione di una singola riga di icone
  4. Presentazione di un singolo simbolo

Per le diverse modalità è possibile scegliere:

  • l’ordine delle mire può rimanere fisso o randomizzato
  • il livello di affollamento
  • la tipologia di simbolo

TIPOLOGIE DI MIRE :

tipologie di mirePer praticità d’uso si consiglia di presentare la mira singola randomizzata e interattiva. In relazione all’età del bambino è consigliato l’uso delle tavole di confronto riportate nelle ultime pagine del manuale

 

PRESENTAZIONE RANDOM DI NUMERI

test con numeri random

SCHERMATE A ORDINE RANDOMICO quindi non memorizzabile.

Le mire utilizzate sono dei numeri inscritti nel reticolo di Snellen 5×5

5 , 8 , 3 , 9 , 6 sono stati scelti questi numeri per la loro somiglianza; si noti come, ad esempio, il 6 sia molto simile all’8 tranne che per la chiusura dell’anello superiore che ha lo spessore del MAR.

 

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